(articolo originale : https://attaque.noblogs.org/post/2019/04/15/dipartimento-della-sarthe-tre-telecamere-di-sorveglianza-ritrovate-in-occasione-di-una-iniziativa-benefit/)
Aneddoto
Settembre 2018, in un piccolo villagio di 300 abitanti, nel dipartimento della Sarthe [nel centro-ovest della Francia; NdAtt.].
Per rispondere all’invito al sostegno finanziario e materiale alla resistenza contro la discarica nucleare di Bure, decidiamo di organizzare una giornata benefit nel luogo in cui viviamo. In ci sono una programma conferenza gesticolata, dei momenti di scambio sulla situazione della lotta, cena e concerto.
Il giorno X, le prime persone arrivano all’inizio del pomeriggio, in macchina, in bici o a piedi dal villaggio. (È importante sapere che il posto si trova in fondo ad un sentiero di 250 metri, che ha un campo da una lato, e dall’altra una siepe d’alberi).
Verso le 15, una delle partecipanti che é arrivata a piedi dal sentiero, ci avverte della presenza di un apparecchio non identificato, fra l’erba. Una delle organizzatrici decide di accompagnarla ed andare a vedere. Il dispositivo viene preso ed analizzato. Si tratta di una telecamera di sorvglianza di modello Bolyguard MG983.
Si forma un gruppo per andare a controllare che non ci siano altri apparecchi nascosti. Bingo ! Ne troviamo altri due, sullo stesso sentiero. Uno, dello stesso tipo del primo, fissato ad un’altezza di circa 80 cm, in un arbusto, un altro fissato al tronco di un albero, a circa 1,20 metri di altezza. Questo assomiglia ad una strana scatola rettangolare, ma si tratta sempre di una telecamera di sorveglianza, questa vola di modello Reconyx Hyperfire SM750.
Analisi dei dispositivi
Le due Bolyguard erano ricoperte con una specie di retina mimetica, visibile su una foto. Ogni apparecchiatura contiene 8 batterie ricaricabili di tipo AA, una carta di memoria SD di 32 Giga ed una carta SIM dell’operatore telefonico SFR. La scheda tecnica dell’apparecchio si trova, in francese, qui.
La Reconyx non aveva mimetizzazione, ma era di colore verde kaki. 12 batterie ricaricabili di tipo AA, una scheda di memoria SD di 32 Giga ed una carta SIM della dell’operatore telefonico SFR. La scheda tecnica dell’apparecchio si trova, in inglese, qui.
Cosa ci mostrano le immagini sulle schede di memoria
I dispositivi sono stati installati il giorno stesso, al mattino molto presto (fra le 3,30 e le 4). I tre apparecchi sono dotati di visione notturna, due in modalità presa di foto e uno in modalità video + microfono (che si accende per una decina di secondi alla volta).
I dispositivi permettono di fotografare/filmare le targe delle auto, davanti e dietro, e anche le pesone che camminano lungo il sentiero.
Uno era inutile, a causa del fogliame nel campo di visione (o del lavoro malfatto degli agenti dei servizi?).
Le carte SIM permettevano l’invio in tempo reale di tutti i dati presenti sulle schede SD.
Note
L’istruttoria aperta da poco, per associazione di malfattori, contro alcuni/e militanti della lotta anti-CIGEO [il nome del progetto di centro di stockaggio/discarica di residui della catena elettronucleare a Bure; NdAtt.] é sicuramente il motivo dell’installazione di questi tre dispositivi.
Al momento della ricerca dei dispositivi, sarebbe stato meglio coprirsi il viso e le parti del corpo identificabili (tatuaggi, piercing…), forse anche evitare di comunicare oralmente fra noi, ma con il linguaggio dei segni.
Immaginiamo che i servizi segreti abbinao agito al di fuori di un quadro legale e che non sia possibile per loro venire a recuperare il loro materiale. Ci aspettavamo di vederli durante la giornata, ma niente!
Nonostante questi apparecchi siano stati trovati abbastanza presto nella giornata, la prossima volta saremo molto più attente a questo genere di metodi e speriamo che, grazie alla condivisione di questo aneddoto, voi pure !
Che crepi questo vecchio mondo !